COMUNICATO STAMPA
Integra Onlus, l’Associazione per l’Integrazione degli immigrati, fondata e presieduta da Klodiana Cuka, cittadina Italiana di origine albanese, il 21 marzo 2018 ha festeggiato i primi quindicianni di attività, all’insegna della sua missione cristiana: Unire senza Fondere, Distinguere senza Dividere, rimanendo Uniti nella Diversità.
Un’attività determinata e diffusa sempre su nuovi territori, dalla Puglia al Lazio e Lombardia ed ora anche in Sardegna, capace di diffondere la cultura dei migranti, al fine di favorirne la loro effettiva integrazione, superando la mera accoglienza, con un concreto inserimento socio – lavorativo: l’obiettivo finale resta l’implementazione di un’autentica società multietnica ed interculturale, che garantisca effettive politiche inclusive tra la popolazione migrante e quella autoctona.
Un impegno costante, non privo di sacrifici, per mantenere il binomio di autonomia- responsabilità della propria azione, ricercando sempre le radici della solidarietà e fratellanza tra le culture ed i popoli di origine, tra i quali quello albanese ha avuto sempre un posto di riguardo in tutte le politiche di cooperazione e di scambio operati dall’ Associazione.
I legami profondi e condivisi con la stessa comunità albanese in Italia, tra le più numerose presenti nel “BelPaese”, è stata sempre alimentata negli anni, non solo ricordando tutti gli anniversari nazionali, con il nome del suo Eroe Nazionale, Giorgio Castriota “Scanderbeg”, (adottando la stessa area verde di Piazza Albania, a Roma), nonché tutti i programmi ed azioni comunitari e nazionali, per rafforzare tali legami indissolubili con la Patria albanese.
Tutto questo senza dimenticare di onorare le tante vittime delle tragedie dell’immigrazione, come quella drammatica del naufragio della motovedetta “Kader I Rades” (del 28 marzo 1997), di cui Integra ha celebrato il ventesimo anniversario, salvaguardandone anche il relitto, come monito specie per le nuove generazioni: per non dimenticare, ma anche per sperare in un futuro più umano e solidale, di pace e di prosperità.
Da questo spirito indomito di lotta e di resistenza alle stesse avversità, che hanno temprato nei secoli il carattere di tutti gli albanesi, in Patria ed all’ estero, Integra Onlus ha immaginato di costituire nel 2017 una sua propria Fondazione, dal nome “The Bridge for Future”.
Un ponte per contribuire a costruire un nuovo futuro per l’Albania, raccogliendo lo stesso invito del Santo Padre per unire e non separare, le culture ed i Paesi, della vecchia e nuova Europa dei popoli, attraverso anche un dialogo interrelegioso: un laboratorio di confronto e di tolleranza tra più fedi, rispettose tutte dei diritti inalienabili dell’uomo e della civile convivenza. Su questi temi generali ed unificanti, come fattori di civiltà avanzata, l’Associazione ha inteso edificare, pietra su pietra, proprio un suo peculiare strumento, capace di accompagnare la vita albanese, nella tutela in particolare di tutti i suoi soggetti più deboli e vulnerabili, quali donne e minori, anche diversamente abili: Tutto questo superando gli steccati del pregiudizio e della in tolleranza, attraverso politiche di recupero delle stesse donne recluse, nel carcere di Tirara), riprendendo preziose esperienze già avviate, con suoi partner di eccellenza come l’Unicef, il Cidu, la Lidu e la rivista “Confronti” della Tavola Valdese, come impegno ecumenico di tutti i cristiani di buona volontà, prima che dovere civico di cittadini liberi per riaffermare il rispetto dei diritti umani universali.
Una proposta che Integra Onlus sta avanzando alle Istituzioni albanesi, al massimo livello, condividendo tutte le passate “Buone Pratiche”, svolte in Italia, ma anche in Europa, per anticipare tale orizzonte comune, alle stesse esperienze del volontariato presenti in Albania.
Quest’ultima deve così completare coerentemente tutte le sue adesioni, dalle Nazioni Unite, all’Osce, al Consiglio d’Europa e della stessa Nato, revisionando ed integrando il suo stesso assetto legislativo in materia di Terzo Settore (appena riordinato da un Codice, in Italia), che oramai è datato (la Legge N.8788, del 7 maggio 2001 disciplinava le “Organizzazioni senza scopo di lucro).
Infatti il tumultuoso sviluppo avuto dal Paese delle Aquile, negli ultimi anni spesso non è risultato armonico e diffuso, non solo tra centri urbani e campagne, ma anche tra ceti emergenti e tutti i soggetti più deboli e vulnerabili, che sono stati sempre più posti ai margini della società, con indici di povertà e di devianza spesso altissimi. A questi Integra Onlus vuole dare più voce e visibilità nelle politiche di integrazione, attivando altresì sinergie pubblico – private, per dare risposte condivise a tali tragedie: dai minori sfruttati nelle miniere di cromo alle donne vittime di violenze ed emarginazione, a cui va ridata una nuova prospettiva uscendo dallo stesso carcere, con una loro riabilitazione socio – economica nella società albanese, con un lavoro dignitoso e sicuro.
Un’azione che con umiltà, ma anche determinazione l’Associazione vuole sviluppare proprio in una fase delicata, ma decisiva dell’integrazione europea, che risulta l’unica in grado di dare ad essa la forza e la legittimità di affrontare tali sfide di civiltà, salvaguardando gelosamente i suoi valori culturali e storici, secolari, innestati in una nuova dimensione continentale dove condividere tutte le conquiste avanzate, senza lasciare indietro nessuno.
Questa prima fase di ascolto e di condivisione degli obiettivi, verrà seguita prossimamente da una seconda più operativa, scandita da queste priorità, le cui soluzioni, verranno indicate con gradualità e realismo, coinvolgendone tutti i soggetti più attivi e rappresentativi della nuova società albanese.
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